Si è definito “creatore di agio” e mi sento in dovere di concordare: un’ora di chiacchierata con Rosario Pellecchia si è volatilizzata nell’aria di Milano, tra profumo di ginseng, “20 centesimi per un cappuccino”, estathe al limone, disorientamento, piccioni che sembrano scoiattoli e calura estiva metropolitana. Ho conosciuto Pellecchia un mese fa, alla presentazione del…